A CRACOVIA, WORLD PRESS PHOTO E OMAGGIO ALLA CARRIERA A PAOLO PRANDO, CON UNA MOSTRA PERSONALE DEL PRESIDENTE DEL CFO
Mercoledì 8 settembre, in un’insolitamente calda e assolata Cracovia, una retrospettiva dedicata alla carriera fotografica di Gianpaolo Prando è stata inaugurata presso il Centro Culturale di Nowa Huta, quartiere a dieci chilometri dal centro del capoluogo della Piccola Polonia.
Il titolo della mostra, “Paolo Prando, Cinquant’anni dietro l’obiettivo”, riprende quello del volume pubblicato nel 2019 in occasione del cinquantenario del nostro Circolo. L’iniziativa è l’ultima tappa del lungo scambio fotografico e di amicizia con la Polonia, a partire dagli anni Settanta, a partire dai contatti con Kielce, capoluogo del voivodato della Santacroce, nel sud della Polonia, per arrivare agli ultimi anni e al gemellaggio con il Krakowski Klub Fotograficzny (Cracovia) diretto da Monika Stachnik-Czapla. Non è la prima volta che i due circoli danno vita a esposizioni, nell’uno o nell’altro Paese, ma la retrospettiva che ospita un’ottantina di fotografie di Prando, dalla fine degli anni ‘60 a oggi, rappresenta un riconoscimento particolarmente importante in termini sia artistici, sia di stima e affetto. Rinviata più volte a causa della pandemia, essa va a coincidere con un’importante manifestazione del KKF, dal significativo titolo “La forza della fotografia”: tutto lo spazio dell’enorme Centro Culturale di Nowa Huta, la cittadella-quartiere sorta dall’utopia socialista negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, per alcuni giorni è dedicato alla fotografia. Nei nuovissimi spazi esterni, grandi pannelli ospitano “Guarda in alto”, la collettiva del KKF, mentre la Galleria Nera espone il reportage in bianco e nero di Regina Lipecka-Bocheńska sul Madagascar; nelle gallerie al primo piano, le fotografie di Zbigniew Podsiadło immortalano angoli perduti del villaggio di Łemkowyna, in un bianco e nero evocativo.
Sono sette i rappresentanti del CFO che hanno trascorso alcuni giorni in Polonia, partecipando all’evento clou della manifestazione, il 9 settembre: in mostra nella galleria principale, le foto premiate alla 64ª edizione del World Press Photo 2021, il più importante contest fotogiornalistico del mondo. La foto dell’anno è di Mads Nissen e ritrae una paziente malata di covid-19, a São Paulo, che riceve il primo abbraccio dopo cinque mesi. Premiati anche gli italiani Antonio Faccilongo (categoria “Storie a lungo termine”), Gabriele Galimberti (“Ritratti, storie”), Lorenzo Tugnoli (“Spot News, storie”). L’Obiettivo si è dunque trovato al centro di una kermesse fotografica di tutto rispetto. Presenti anche amici e colleghi di Kielce, ma a fare gli onori di casa è Adam Gryczyński, cuore pulsante del KKF, ricordando che fu il grande paesaggista polacco Pawel Pierczinsky ad avviare il contatto tra i due circoli gemellati e sottolineando la potenza della personalità dell’autore ospite, trait-d’union tra le diverse sezioni tematiche che scandiscono la monografica di Prando, a partire dagli esordi con le primissime composizioni in bianco e nero, costruite in interni insieme agli amici o testimonianze della vita di paese, ma anche cronaca di manifestazioni musicali e sportive di varia portata. Seguono diversi reportage di viaggio, dalla Patagonia, alla Tanzania, alla Namibia, allo Yemen, e la galleria dei ritratti, soprattutto modelle in studio, tema sul quale verte anche l’ultima produzione. La sezione dedicata alla fotografia subacquea degli anni Settanta fa la parte del leone, dato che rappresenta una tappa fondamentale per l’autore, dandogli modo di coniugare le sue passioni: i viaggi, la subacquea e i ritratti femminili, alcuni dei quali costruiti con maestria a oltre cinquanta metri di profondità.